È stata approvata la proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico! Scopri le novità.
Ciao bellissima Donna,
non vedevamo l’ora di annunciarti la notizia che tutti aspettavamo da tempo!
La proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico è stata approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati, con 281 voti a favore e nessun contrario.
Questo ha rappresentato un importante passo avanti nella prevenzione delle discriminazioni e nella tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche.
E la rapidità con cui la proposta è stata approvata dimostra quanto il tema sia sentito e importante.
Prima di analizzare nel dettaglio cosa prevede questa nuova norma, è essenziale sottolineare che i dati del Registro Tumori dell’ISS del 2021 dimostrano che la guarigione dai tumori è sempre più possibile e di successo.
Tra il 2015 e il 2021, il tasso di mortalità per tutti i tumori è diminuito del 10% circa negli uomini e dell’8% nelle donne in Italia.
Nonostante ciò, il numero totale di decessi è aumentato dello 0,6% per gli uomini e del 2,0% per le donne, principalmente a causa dell’invecchiamento della popolazione.
Nella popolazione maschile, la mortalità per tutti i tumori sta diminuendo, ad eccezione del tumore del pancreas che rimane stabile.
Nelle donne, il tasso di mortalità sta aumentando per il tumore al polmone (+ 5%) e per il tumore al pancreas (+ 3.9%); la mortalità rimane stabile per il tumore dell’utero e della vescica.
I dati sulla mortalità, sia per uomini che per donne, sono inferiori alla media europea.
Che cosa prevede la nuova norma?
La nuova norma approvata introduce diverse disposizioni importanti.
- Innanzitutto, prevede il diritto all’oblio a seguito di guarigione.
Questo significa che le persone che sono state guarite da una patologia oncologica hanno il diritto di non fornire informazioni o subire indagini riguardanti la propria condizione patologica passata, nei casi specificati dalla legge.
- Inoltre, la legge garantisce l’accesso ai servizi bancari, finanziari e assicurativi.
Quando si stipula o si rinnova un contratto riguardante questi servizi, non è consentito richiedere informazioni sullo stato di salute della persona fisica contraente in relazione a patologie oncologiche da cui la stessa sia stata precedentemente affetta e il cui trattamento attivo si sia concluso da più di dieci anni, senza episodi di recidiva.
Questo periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia si sia manifestata prima dei ventuno anni di età.
- Inoltre, le informazioni sullo stato di salute non possono essere acquisite da altre fonti diverse dal contraente e non possono influire sulle condizioni contrattuali.
La legge garantisce anche l’accesso alle procedure concorsuali, al lavoro e alla formazione professionale.
Quando è previsto l’accertamento dei requisiti psicofisici o dello stato di salute dei candidati, è vietato richiedere informazioni sullo stato di salute relativo a patologie oncologiche da cui i candidati siano stati precedentemente affetti e il cui trattamento attivo si sia concluso da più di dieci anni, senza episodi di recidiva.
Anche in questo caso, il periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia si sia manifestata prima dei ventuno anni di età.
Il Garante per la protezione dei dati personali vigila sull’applicazione delle disposizioni previste dalla legge, garantendo la tutela dei diritti delle persone affette da malattie oncologiche.
La proposta di legge è stata accolta con un applauso nell’Aula di Montecitorio e ora passerà al Senato per ulteriori valutazioni.
Secondo Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali e Salute, questa legge rappresenta una rinascita sociale per oltre un milione di guariti dal cancro e offre un messaggio di speranza e libertà a coloro che lottano contro questa malattia.
La legge restituisce dignità, libertà e speranza a milioni di persone e permette all’Italia di allinearsi alla legislazione più avanzata in Europa.
Inoltre, è da sottolineare che l’approvazione di questa legge è stata un risultato rilevante dal punto di vista politico, poiché è stata ottenuta con la piena condivisione di tutti gli schieramenti.
Questo sottolinea l’importanza e l’urgenza di garantire la tutela dei diritti dei pazienti oncologici.
Speriamo che questo articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile!
Un abbraccio
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