Ciao bellissima Donna,
un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Jama Network Open ha confermato una tendenza preoccupante: i casi di tumore nei giovani, in particolare nelle donne, stanno aumentando in modo significativo.
Analizzando i dati di oltre 560mila persone negli Stati Uniti nel periodo 2010-2019, gli autori hanno rilevato un aumento sostanziale dei tumori a esordio precoce (sotto i 50 anni), in particolare nell’apparato digerente.
Secondo lo studio, nel decennio considerato, le diagnosi di tumore tra i 30 e i 39 anni sono aumentate del 19,4%, mentre nella fascia di età 20-29 anni l’aumento è stato del 5,3%.
Il cancro al seno è il tumore più comune nei giovani ed è spesso diagnosticato in forma aggressiva.
Le donne sotto i 40 anni hanno visto un aumento del 3% ogni anno nel tasso di carcinoma mammario dal 2000 al 2019, secondo l’American Cancer Society.
Tuttavia, nonostante la crescente incidenza di tumori al seno tra le giovani, il numero di morti per questa causa non è diminuito come nelle donne più anziane.
Le donne giovani affette da tumore al seno spesso sperimentano un disagio emotivo maggiore rispetto alle più anziane, con forti ripercussioni su lavoro e famiglia.
Alcune pazienti decidono di congelare i propri ovuli a causa degli effetti dei trattamenti contro il cancro sulla fertilità.
Ma perché i casi di tumore al seno sono in aumento tra le donne giovani?
Ci sono diversi fattori di rischio che contribuiscono all’aumento dei casi di tumore nei giovani.
Sebbene la predisposizione genetica sia un noto fattore di rischio per il cancro al seno, la maggior parte delle donne che sviluppano la malattia in giovane età non ha una predisposizione.
Però ritardare la prima gravidanza e avere un seno “denso” sono fattori sfavorevoli.
Altri fattori di rischio includono mestruazioni precoci, menopausa tardiva, stile di vita, dieta, peso, consumo di alcolici ed esposizioni ambientali.
E non ci crederai, ma secondo le statistiche, le donne di colore hanno maggiori probabilità rispetto alle donne bianche di ricevere una diagnosi di cancro al seno in giovane età.
È importante quindi prendere consapevolezza di questa situazione e adottare misure preventive per proteggere la nostra salute.
Inoltre, secondo gli esperti, l’avanzare dell’età è un fattore determinante nello sviluppo di un tumore.
L’accumulo di effetti dei vari fattori cancerogeni nel tempo, insieme alla diminuzione della capacità di riparare le mutazioni del DNA, favorisce la formazione di un tumore.
L’inquinamento atmosferico e altre sostanze cancerogene provenienti da fonti umane e naturali, come il traffico veicolare, le industrie e le radiazioni ionizzanti, sarebbero responsabili del 5-10% dei casi di cancro.
Lo sapevi?
Questa percentuale potrebbe aumentare ulteriormente se non agiamo per migliorare le condizioni dell’ambiente in cui viviamo.
Quali sono i tumori più comuni prima dei 50 anni?
Secondo gli esperti, i tipi di tumore più comuni tra le persone italiane prima dei 50 anni sono il cancro al seno, alla tiroide, al colon-retto, al melanoma e all’utero-cervice nelle donne, mentre negli uomini sono il cancro al testicolo, al melanoma cutaneo, i linfomi non-Hodgkin, alla tiroide e al colon-retto.
Tuttavia, da recenti ricerche si è evidenziato un aumento di 14 diversi tipi di tumore in questa fascia di età, tra cui tumori al seno, colon-retto, esofago, testa e collo, reni, fegato, pancreas e tiroide.
È quindi fondamentale adottare uno stile di vita sano che includa un’alimentazione equilibrata, l’esercizio fisico regolare e l’astensione da fumo e alcol per ridurre il rischio di sviluppare tumori precoci.
Inoltre, è essenziale prestare attenzione ai segnali d’allarme che possono indicare la presenza di un tumore, come sangue nelle urine o nelle feci, masse palpabili o cambiamenti evidenti nei nei.
È consigliabile fare esami preventivi come mammografie, Pap test, Hpv test e controlli dermatologici regolari.
E nonostante alcuni screening siano offerti gratuitamente in molte regioni italiane, è preoccupante il numero di persone che rifiutano di partecipare a tali controlli.
L’Unione Europea raccomanda di iniziare gli screening a partire dai 45 anni, ma è importante avviare una discussione e informare le persone dell’importanza della diagnosi precoce.
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